Una guida e consigli specifici per districarsi al meglio nelle relazioni a distanza e far funzionare al meglio la tua storia fra il lavoro e i tanti impegni.
Ad un certo punto accade. Non sempre, non a tutti; ma sempre più spesso.
E a sempre più persone.
Da una parte il lavoro e la carriera, dall’altra una storia importante. Col piccolo problema che da una parte all’altra intercorrono centinaia di chilometri e, per i più temerari, qualche ora di differenza nel fuso orario.
-Io sono di Verona e la mia ragazza vive a Roma
-Ah avete una relazione a distanza?
-No no, è che abbiamo una casa schifosamente grande.
@andreasaccomani
Relazioni a distanza: relazioni sempre più comuni. E come non potrebbe? A 18 anni lasciamo casa per sperimentare l’inebriante esperienza dello studente fuori sede. A 24 accettiamo una proposta di lavoro in una grande città. A 28 per far carriera ci propongono un trasferimento all’estero.
Siamo sincere. Se già è difficile trovare l’uomo che soddisfi quanto meno i requisiti minimi richiesti, figuriamoci quante sono le probabilità di trovarlo proprio nel parco sotto casa dove portiamo il cane a passeggiare mattina e sera.
Statistica e sfiga sentimentale (parametro quest’ultimo scientificamente misurato) suggeriscono che la probabilità che di mezzo ci si metta la distanza siano nettamente superiori. E in netto aumento.
Come fare, quindi, per affrontare la situazione al meglio? Dopo dei trascorsi di durata non indifferente nel campo, qualche consiglio mi sento di dartelo.
1. Attenzione alla comunicazione telefonica
Quando nel 2012 Mark Zuckerberg ha sposato la moglie Priscilla, fra i media mondiali si vociferava che all’interno del contratto prematrimoniale fosse presente una clausola che prevedeva di trascorrere insieme perlomeno una serata di quality time a settimana.
Un’ora e quaranta minuti di tempo di qualità, tempo condiviso e autenticamente regalato all’altro, senza altre distrazioni o pensieri di sorta.
Nel vostro caso questo non vuol dire che dovrete cronometrare le telefonate seguendo rigidi standard auto-imposti di qualità emotiva e sentimentale, quanto essere presenti e ascoltare l’altro con attenzione durante l’intera telefonata.
Va bene approfittare di quella mezz’ora per lavare i piatti, stendere i panni o svolgere qualche altra attività meccanica; se invece stai pensando di approfittarne per finire quel documento o rispondere ad un’e-mail, lascia stare.
Cercate di rendere queste telefonate un appuntamento piacevole, una piccola oasi di pace nel trambusto della vita quotidiana. Se in quel momento non potete dedicare all’altro la vostra completa attenzione, rimandate: meglio una telefonata in meno, di una fatta solo per abitudine e routine. La noia, si sa, è la tomba dell’amore. Soprattutto nelle relazioni a distanza.
2. Scegliete un buon operatore telefonico
Per banale che possa sembrare, questo suggerimento si merita indubbiamente il secondo posto del podio. Se le telefonate, in cui manca il contatto fisico e l’aspetto non verbale della comunicazione, possono generare incomprensioni, figuriamoci quello che può accadere con whatsapp e doppie spunte blu incautamente ignorate.
La comunicazione non verbale conta per il 55% e quella paraverbale per il 38%. Ridurre i propri scambi a semplici messaggi significa sfruttare solo il 7% della comunicazione, quella verbale, fatta di sole parole. Da sempre la più facilmente fraintendibile.
Un’offerta che ti consenta di chiamare l’altro senza vincoli di sorta è il primo strumento utile delle persone che vivono relazioni a distanza.
Credimi, più della suocera impicciona, più del dentifricio spremuto dalla metà, più dei suoi amici che mal sopporti, può fare una linea telefonica che si interrompe e cade continuamente mentre tu ignara continui a parlare da sola per tempo indefinito. Beh, non che con alcune persone non capiti anche quando ce le hai di fronte.
Via libera poi al download di app che permettono chiamate gratuite come whatsapp, messenger, viber, facetime e chi più ne ha più ne metta, fino a trovare quella che meglio vi soddisfa.
3. Abbiate un obiettivo condiviso a cui pensare.
Se manca ancora molto al vostro prossimo week-end o vacanza da trascorrere insieme, sapere perlomeno che ci sarà e quando sarà, attenuerà di molto il senso d’attesa. Agende alla mano, fate una bella X sul calendario e iniziate a programmare quel che farete nei giorni insieme.
Sarà bello fare piani al telefono mentre siete lontani e sarà il vostro argomento salvagente da tirar fuori nei momenti di nervosismo.
4. Prenotate i viaggi in anticipo.
Ad ogni coppia a distanza che si forma corrisponde un incremento di fatturato per Trenitalia, Alitalia, compagnie telefoniche, caselli autostradali e Antonio, il benzinaio sotto casa.
Se le relazioni a distanza sono già una sofferenza per il cuore, fa sì che non lo divengano anche per le finanze. Prenotando i biglietti in anticipo, a fine mese potrai contare su un risparmio non da niente.
Questo avrà un impatto positivo anche su un altro aspetto non meno importante…
5. Createvi nuovi ricordi.
Questa è una regola aurea per qualunque rapporto, a maggior ragione una relazione a distanza.
Quando il tempo da trascorrere insieme è poco e compresso fra treni da prendere e brevi pause dal lavoro, la tentazione di trascorrerli “non facendo niente di speciale” è forte.
Non cedete e regalatevi un’esperienza da aggiungere nel vostro album dei ricordi (le serate sul divano a guardare un film sono belle, ma da sole non riempiranno l’album).
Saranno proprio quei momenti (fonte di aneddoti e avvenimenti belli, buffi, divertenti…) a ricordarvi perché state insieme nonostante la distanza. Soprattutto quando questa si farà sentire e porterà con sé malumori e incomprensioni.
6. Gli unici viaggi consentiti sono quelli geografici.
Ergo, niente viaggi mentali. La distanza, si sa, spegne i fuochi piccoli, accende quelli grandi e… fa divampare paranoie e film mentali nella mente di noi donne fantasiose.
E’ così che una discussione diventa terreno fertile per domande da massimi sistemi (“sarà davvero quello giusto?”) e una chiamata che tarda la scintilla per mille dubbi (“ma non doveva uscire alle 19? Sono le 19.03 e ancora niente”). Che fare in questi casi?
Fermati. Se vedi tutto nero, apri una finestra, respira, fai entrare aria nella camera chiusa dei tuoi pensieri e ricorda tutte le ragioni per cui hai scelto di stare con l’altra persona.
Meglio ancora: blocca il proiettore della tua sala di proiezione privata di film mentali e torna a concentrarti sulla tua vita, sui tuoi impegni e le tue passioni (siamo o non siamo donne in carriera?).
7. Fissate un termine per le relazioni a distanza.
Se la storia va avanti ormai da tempo e sentite che si tratta di quella giusta, ad un certo punto vorrete e dovrete prendere una decisione.
Portare avanti la storia a distanza, lasciarsi, o fare il passo (e i chilometri) che vi separano?
Siamo realistiche, una relazione a distanza a tempo indeterminato ha senz’altro alte chance di concludersi con un “E vissero per sempre felici e contenti”, ma (almeno nella gran parte dei casi) non insieme.
Parlatene francamente e decidete congiuntamente quali saranno i passi successivi della vostra storia.
8. E se proprio non va…
Siate sincere. Con voi stesse e con l’altro.
La vita è davvero troppo breve per trascorrerla con una persona “mah, sì, abbastanza giusta (forse)”. Una relazione è un investimento. Se per abitudine o paura tenete fermo il vostro capitale (di tempo, energie, emozioni) in quello sbagliato, non solo non ci state guadagnando tutto quello che potreste, ma siete anche in perdita.
Non accontentatevi. Mettetevi in gioco. Pretendete di più.
Foto trattte da Shutterstock e Shinli-Art.
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