Come puoi diventare imprenditrice e lanciare un’attività tua mentre sei ancora dipendente e hai un lavoro full-time? Ma soprattutto: conviene davvero farlo? Parliamone.
Side business. O side hustle. Una parola che in Italia è poco conosciuta, ma che in UK e US è una realtà comune ed affermata per tantissime persone e dipendenti.
Ma che cos’è esattamente un side business? Si tratta di un “business laterale“, che si crea a margine di un’attività principale come impiegati, dipendenti o freelance. Qualcosa a cui si lavora nei ritagli di tempo (la mattina, la sera e/o nei weekend) per generare un’entrata accessoria e, potenzialmente, un lavoro a cui ci possa un giorno dedicare a tempo pieno.
La prima volta che mi sono approcciata a questo concetto è stato durante il mio master in International Management e in particolare col corso di Entrepreneurship (parola traducibile in italiano come imprenditorialità). Da allora questo seme è sempre rimasto piantato in qualche angolo della mia mente e ha guidato diverse scelte del mio percorso di carriera.
Come sai bene, io sono dell’idea che TUTTI dovremmo acquisire una mentalità più imprenditoriale, sia che vogliamo intraprendere una nostra attività oppure no.
Se infatti pensiamo alla nostra carriera come ad un investimento (e investendoci gran parte del nostro tempo direi proprio che lo è), puntare tutto sul nostro lavoro a tempo pieno non è esattamente la strategia di diversificazione più furba. Perché quel lavoro può essere influenzato da tanti elementi che non dipendono da noi (crisi, politiche aziendali, pessimi capi e via dicendo).
Non solo: se sei una persona ambiziosa, creativa e con voglia di fare, è probabile che, concentrandoti unicamente sul tuo lavoro full time, ad un certo punto ti ritroverai ad annoiarti un po’. Ricercherai stimoli nuovi, da contesti e persone diverse.
Attenzione, però! Perché negli ultimi anni il tema dell’imprenditorialità è diventato molto in auge, spesso trascurando le difficoltà e le sfide che presenta.
Per questo, se l’idea di creare qualcosa di tuo ti stuzzica, vediamo che cosa comporta una scelta simile nella pratica e come puoi introdurla nella tua vita senza fare subito un salto nel vuoto.
Alcune delle idee di cui parlerò nell’articolo sono tratte dal libro “Imprenditore al 10%: vivi il tuo sogno senza mollare il tuo posto fisso“. Un libro che ho fatto estrema fatica a finire (l’ho trovato piuttosto banale e scontato), ma di cui voglio comunque condividere con te qualche spunto utile per guardare a questa opportunità con il necessario spirito critico.
E così vuoi diventare un’imprenditrice?
L’erba del vicino, si sa, è sempre più verde. Se lavori alle dipendenze di qualcun altro, probabilmente qualche volta ti sarai trovata a pensare a quanto sarebbe bello lavorare alle tue idee, ai tuoi progetti, insomma a qualcosa di tuo.
Se senti con ogni fibra del tuo essere che quella dell’imprenditorialità è la tua strada e insieme la tua chiamata, arriverà sicuramente il momento in cui vorrai risponderle. Ma farlo con obiettività e cognizione di causa ti aiuterà ad affrontare l’avventura di diventare imprenditrice più preparata.
Ci sono alcuni vantaggi dell’avere un posto fisso che spesso diamo per scontati. Ad esempio la possibilità di operare in un contesto sicuro in cui poter imparare, fare errori, prendere rischi, lavorare in team, acquisire conoscenza e credibilità.
D’altro canto, la figura dell’entrepreneur che ci viene spesso venduta oggi è quella di chi, con una sola connessione internet e un MacBook, può lavorare 6 mesi all’anno da Bali e fare profitti a 7 cifre.
In realtà, l’imprenditorialità include tanti rischi e molti svantaggi. Sei pronta ad affrontarli per un periodo prolungato di tempo?
- Lanciare la propria attività e diventare imprenditrice richiede tempo, focus e uno sforzo nel ripensare al proprio stile di vita e alla propria definizione di successo. Come per chiunque che cerchi di crearsi una strada su misura per sé, ma non ancora battuta, implica anche dolorose incertezze e dubbi; di sé, della strada scelta e anche delle proprie capacità di farcela.
- 9 start-up su 10 falliscono. Dovendo fare un discorso puramente statistico, quindi, le tue chance di sopravvivenza (sopravvivenza, non successo ultra-milionario!) sono circa del 10%. È un po’ come quando ci si sposa: ogni coppia è convinta che sarà per sempre, ma le statistiche sui divorzi ci dicono tutt’altro. Significa forse che non devi sposarti o lanciare la tua attività? Certo che no, ma non prendere questi numeri sotto gamba, soprattutto quando riguardano le tue finanze.
- Almeno agli inizi e per un lungo periodo, pochissimi capiranno che cosa stai facendo e in certi momenti la visione si appannerà anche per te. Diventare imprenditrice ha ben poco di glamour nel processo, non ti offre né status né affermazione sociale. Magari pensi che per te questi aspetti non contino poi tanto, ma nel dubbio mettili in conto e riflettici prima di partire. Perché se invece perché hanno un peso, si tratta di fardelli di cui è meglio liberarti sin da subito!
Mettendo tutto sulla bilancia, un’opzione a basso rischio (ma, attenzione, grosso, grossissimo impegno!) è quella di… mettere un piede nell’acqua per sentire se è fredda. Come?
Diventando una “10% entrepreneur“. Ovvero…
Diventare imprenditrice part-time
L’imprenditorialità non dev’essere per forza “o tutto o niente“, almeno non all’inizio, mentre testi la tua idea sul mercato.
L’idea di diventare imprenditrice part-time invita a sfruttare in maniera sinergica e complementare il proprio lavoro di tutti i giorni con quello che vorremmo invece crearci.
Così facendo, da un lato usi quello che impari dal tuo lavoro per la tua attività, dall’altro -grazie all’impegno e alla creatività che metti nella tua attività secondaria- porti nel tuo lavoro di tutti i giorni una freschezza di idee ed esecuzione che un normale dipendente non ha. Aggiungi un modo di ragionare in maniera imprenditoriale, da leader e stratega, tutte capacità che servono sempre più ad ogni azienda.
Non solo. Crei anche nuove ramificazioni e direzioni che non avresti mai potuto scoprire altrimenti. Costruisci un nuovo network, nuovi insights e nuovi ambiti di applicazione dei tuoi talenti che ti aiutano a fare chiarezza nel resto della tua carriera.
Una cosa è certa: non è mai stato più semplice di adesso lanciare un’attività. Ma semplice non vuol dire facile.
Per partire, dovrai formulare un piano preciso e fare delle scelte e delle azioni costanti che ti aiutino a muoverti in direzione del tuo obiettivo. Per riuscirci, dovrai avere molto chiare quelle che sono le tue risorse disponibili in quel momento.
Le tre risorse principali su cui puoi concentrarti per fare questo assessment sono queste:
- Tempo: quando si ha un lavoro a tempo pieno il tempo è probabilmente la risorsa più scarsa. Per lanciare il progetto Donna In Carriera, personalmente ho cercato di sfruttare tutti quei tempi “morti” come ad esempio il viaggio in bus da casa al lavoro o quell’ora extra in cui dovevo rimanere in ufficio aspettando di fare una call con l’America. Di certo richiede grande auto-disciplina, concentrazione in entrambi i lavori e una scelta verso l’impegno che abbiamo preso da rinnovare ogni giorno. Finché sei nel tuo lavoro full-time, però, una cosa su cui dovresti essere estremamente intransigente è quella di dare sempre priorità, quando è il momento di scegliere, al tuo lavoro a tempo pieno. È una questione di etica e rispetto nei confronti di chi ti paga lo stipendio. Non collezionare punti-karma negativi legati al business, perché in un modo o nell’altro ti torneranno sempre indietro. Considerando che in un lavoro full-time impieghiamo circa 500 minuti ogni giorno, per diventare un’imprenditrice al 10% dovresti dedicare al tuo side business almeno 50 minuti (un’oretta, o due pomodori se utilizzi la tecnica del pomodoro spiegata nel blog EfficaceMente). Può sembrare poco, ma l’effetto cumulativo di un’ora al giorno tutti i giorni può fare un’enorme differenza nel lungo periodo.
- Capitale monetario: questo è un tasto dolente per molte persone (e una delle ragioni per cui insisto tanto sull’importanza di negoziare!). Il capitale monetario può servirti per avviare e sostenere i costi di gestione della tua attività e, in un secondo momento, per auto-finanziarti se dovessi decidere di intraprendere quest’avventura a tempo pieno. Per arrivarci, inizia a risparmiare ogni mese il 10% di quello che guadagni come fondo esclusivo per le spese legate al tuo side business.
- Capitale intellettuale: anche questa è una risorsa da amministrare con attenzione, innanzitutto prendendoti cura di te, dei tuoi livelli di stress e del tuo corpo (parole chiave: alimentazione, allenamento e sonno). Il tuo capitale intellettuale include sia quello che metti all’interno della tua attività, che quello che comunichi e trasmetti all’esterno. La tua reputazione in questo senso è un asset fondamentale, perché viviamo in un mondo interconnesso che sta diventando sempre più piccolo. Devi essere in grado di comunicare il tuo posizionamento in maniera chiara, coerente e persistente.
In ciascuno di questi ambiti dovresti cercare di indirizzare almeno il 10% delle risorse verso il tuo side hustle. Per questo spremi ciascuna risorsa fino all’ultima goccia, cerca di lavorare in maniera smart su quelle attività che fanno maggiormente leva sulle probabilità di successo.
Ricorda inoltre che questi asset rappresentano un portfolio, non vanno intesi singolarmente.
Questo significa che, se in un determinato momento te ne manca uno, puoi sempre compensare con un altro.
- Hai poco tempo? Usa i soldi per comprare tempo, ad esempio assumendo un’assistente o una persona che ti tolga le ore di lavoro che dedichi a pulire e sistemare casa.
- Hai pochi soldi? Sii saggia nella gestione del tempo e del tuo capitale intellettuale.
- Il tuo capitale intellettuale quando si parla di contabilità è molto scarso? Investi tempo per imparare come gestire questo lato del tuo side business, oppure paga un esperto per aiutarti.
Insomma, hai capito il concetto. Trova il modo di ottimizzare il tuo portfolio e di farlo lavorare al meglio per te. In fondo è uno dei compiti chiave del diventare imprenditrice.
Lavora sul tuo mindset
Ci sono alcuni punti di vista, nel libro, che ho apprezzato riguardo il mindset da avere quando ci si lancia come imprenditrici part-time. Possono essere più o meno originali di altri, ma voglio includerne diversi perché ognuna di noi si trova a lottare con difficoltà e “demoni” diversi. Leggili pensando a quelli che si applicano al tuo contesto:
- Ricorda che il tuo business è un privilegio, non un altro obbligo. Il tuo side hustle non è un’altra cosa che DEVI fare, è qualcosa che VUOI fare. Ricordalo sempre, o pian piano rischierai di iniziare a nutrire risentimento e negatività verso qualcosa che era nato come un’alternativa desiderata. Il tuo 10% è la tua azienda e tu nei sei la proprietaria.
- Abbi il coraggio delle tue azioni. Ricordi quella voglia di voler lavorare a qualcosa di tuo? Bene, il tuo progetto è interamente tuo. Questa è la parte della tua carriera in cui puoi prendere decisioni, seguire i tuoi interessi e intuizioni e costruire qualcosa per te stessa. Sei la decision-maker che sta sia a valle che in cima: non avere paura di scegliere per te e il tuo business e soprattutto di passare all’esecuzione. Sognare e chiacchierare è facile e possono farlo tutti, ma sono le nostre azioni quotidiane che ci distinguono da chi parla e basta. Se non sei presente e coinvolta nella tua stessa attività, per dirla alla romana “de che stiamo a parlà“?
- Ragiona sul lungo termine. Ma come, lavori alla tua attività già da due mesi e ancora nessuno ti ha proposto di scrivere un libro, internazionalizzare e quotare l’azienda in borsa?! BAH. Ironia a parte: in teoria sappiamo benissimo che certi risultati richiedono tempo, fatica e lacrime (ciao amiche drama-queen). In pratica, però, ce ne dimentichiamo un po’ troppo spesso, perse come siamo nei dettagli e nelle piccole rogne da sbrigare ogni giorno. In quei momenti astraiti per un attimo, riguarda te stessa, il tuo percorso e la tua visione dall’alto. Ricordati il motivo per cui hai iniziato e pensa a lungo termine. Non mesi o settimane, ma anni. Non sei qui per gettare semi a caso sperando che qualcosa ne nasca. Sei qui per piantare con cura i tuoi semi, curarli nel tempo e costruire un giardino che duri per gli anni a venire.
- Accetta i giorni di pioggia. Creare qualcosa dal nulla richiede una forza mentale ed emotiva incredibile. I momenti di down fanno parte del percorso; accettali e vai avanti. Anche quando hai voglia di mollare tutto e non vedi più il senso di tanto faticare, dedica quel 10% di tempo e impegno al tuo progetto. Perché ogni giorno di lavoro, che sia più o meno produttivo ed ispirato, ti avvicina sempre più al tuo obiettivo. Un buon raccolto ha bisogno anche di quei giorni di pioggia.
- Non dare per scontate le tue conoscenze e capacità. Una volta acquisite, alcune di queste ci appaiono banali e non le consideriamo più come qualcosa che possiamo sfruttare a nostro vantaggio o a vantaggio dei nostri futuri clienti. Pensa: quante delle conoscenze e competenze che possiedi oggi ti hanno richiesto mesi e anni di studio o preparazione? Magari qualcuno oggi si trova nella stessa situazione in cui tu eri in passato e le tue conoscenze possono fare la differenza per loro. Rifai il punto su quelli che sono i tuoi punti di forza e fai leva su quelli.
- Circondati solo di chi ti supporta. Un elemento che hanno in comune tutte le start-up che hanno successo sono le persone. Il founder di un’azienda, per dirla in inglese, “can make or break the whole company”. All’estremo opposto, gran parte dei business fallisce proprio a causa di un team sbagliato. Vista l’importanza che le persone hanno in questo senso, circondati solo delle persone che contano per te e che ti supportano nella tua impresa. Ignora chi cerca di affossare le tue ambizioni e i tuoi sogni con critiche sterili e a valore aggiunto pari a zero.
Prima ti chiedono perché lo fai, alla fine ti chiedono come hai fatto
- Abbi chiare le tue priorità. Vuoi che il tuo business abbia una buona chance di spiccare il volo e rientrare nel 10% di attività che non falliscono? Ricorda che l’impegno di un’imprenditrice part-time richiede sacrifici e rinunce. A volte lavorerai la sera fino a tardi perché è quello l’unico tempo che ti rimane, o dovrai svegliarti presto per farlo prima del lavoro, oppure farlo nei weekend. Accetta i trade-off e costruisciti la via di un compromesso intelligente.
- Ama quello che fai (ma non diventare un’innamorata cieca che non riconosce più limiti e difetti). Sii per il tuo business un genitore amorevole, ma severo quando serve.
Ricorda che nessuna di noi nasce imprenditrice. Lo si diventa pian piano. Una decisione, un rischio e un 10% alla volta.
Vai lì fuori e inizia.
giusi dice
Ciao Arli,
ricevo le tue email da un po’ di mesi ma non ho mai avuto la costanza di leggerle con molta attenzione.
Sbagliando! Perché mi sto auto colpevolizzando?
Perché adesso che mi trovo nel periodo estivo e con la capacità di dedicare un po’ di tempo alle sane letture, mi rendo conto del valore di ciò che scrivi e dei messaggi che trasmetti.
Tutto ciò solo per dire grazie al quel coraggio che ti ha portata ad avviare il tuo progetto.
Mi riconosco in molto di ciò che scrivi; continuerò a leggerti con attenzione.
Un abbraccio, have a good time.
Giusi
Arli dice
Ciao Giusi,
Conosco la sensazione e non hai nessuna ragione di colpevolizzarti. Evidentemente avevi bisogno di più spazio e tempo per riprendere alcune di quelle cose che nel tran tran quotidiano non trovano spazio.
Grazie di cuore di quello che mi hai scritto. Sono felice che le newsletter ti abbiano raggiunta nel momento giusto.
Buone vacanze.
Sabrina Ciccarelli dice
Ciao Arli! Ti ho letto molto volentieri, gli ultimi consigli dedicati al mindset, in particolare, mi portano a voler fare un bel punto della situazione con me stessa e con le persone che ho scelto di avere accanto nel lavoro.
È il momento di aggiungere un pezzettino al mio orizzonte.
Grazie per l’ispirazione <3 Un abbraccio