Un po’ a sorpresa (anche per me stessa) mi sono licenziata dal mio lavoro per dedicarmi full time ad un progetto personale. Ti racconto perché e cosa farò prossimamente.
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Ebbene sì.
Tre mesi fa ho ufficialmente dato le dimissioni dal mio ruolo di Head of Marketing e questo sarà il mio ultimo mese di lavoro.
Sono entrata nella start-up londinese in cui lavoro come dipendente numero uno, assunta direttamente dal founder e CEO. In questo anno e mezzo abbiamo raccolto oltre 8 milioni di dollari di finanziamenti, messo insieme un team di 35 professionisti di talento e lanciato un’app di investimenti sul mercato (spoiler: lanciare una fintech non è esattamente una passeggiata di salute 😀).
Io personalmente ho diretto due campagne di crowdfunding di grande successo, svolto un’infinità di colloqui, assunto varie persone, lavorato per creare una cultura aziendale positiva e creato un brand da 0 partendo dalla sola visione del fondatore – quella di avere un impatto sul cambiamento climatico tramite gli investimenti, di utenti come me e te, che vadano ad aziende green.
Sia a livello professionale che personale non avevo alcuna ragione di lasciare il mio ruolo.
Ero molto legata alla missione aziendale, al brand e alla cultura che stavo contribuendo a costruire in quanto parte del management team.
Finché, come ti ho raccontato nell’ultimo articolo, a gennaio non è venuta a mancare una persona in famiglia.
In poche settimane questo avvenimento ha cambiato le carte in tavola e mi ha dato un senso di urgenza nel fare tutte quelle cose che ho sempre detto di voler fare, ma che continuavo a rimandare.
Mi sono presa 3 settimane per pensarci, poi ho fatto il salto e mi sono licenziata. Prima che questa finestra emozionale si richiudesse e le mie tante razionalizzazioni prendessero nuovamente il sopravvento.
La call in cui ho dato le mie dimissioni è stata una delle più difficili della mia carriera. Mi è stato proposto un part-time o di prendermi qualche mese off per poi ritornare.
Ma come dico spesso: “le storie migliori sanno anche quando finire“.
E quello era il momento; non perché volessi chiudere quella storia, ma perché desideravo di più iniziarne un’altra…
Mi sono licenziata: e ora?!
Sai cosa ho pensato subito aver chiuso la call in cui mi sono licenziata?
“Ma che cosa ho fatto?”
Per quanto zuccherosa suoni questa risposta, credo di poter riassumere la mia decisione in queste poche parole: ho seguito il cuore.
Cosa farò quindi ora?
Nonostante il mio notice period di due mesi, ho prolungato di un po’ il periodo finale per assicurare un passaggio più graduale e sostenibile all’interno del team marketing che guidavo e supportare la strategia di un’ultima campagna.
A partire da giugno 2021, mi prenderò un anno sabbatico di 12 mesi: non il classico fatto per lo più di viaggi e scoperta (non sarebbe esattamente il periodo ideale :)). Ma di introspezione e condivisione.
La stessa che mi ha fatto lanciare il progetto Donna In Carriera ben cinque anni fa.
Perché credo più che mai nel potenziale troppo spesso inespresso di noi donne. E voglio mettere a disposizione la mia esperienza e il mio tempo a favore di questa “missione”.
Come dicono gli inglesi: watch this space, perché nei mesi a venire ci saranno tante novità interessanti e mi piacerebbe molto averti in questo percorso con me.
Voglio condividere tutti i dietro le quinte di quello che farò e restituire le tante lezioni di quel che ho fatto fin qui.
Hai curiosità o domande che vorresti sull’argomento? Ti aspetto nei commenti.
A questo link puoi invece trovare la risposta ad una delle domande più gettonate: “Come farai a mantenerti durante quest’anno?”.
C’è una frase di William Shakespeare che dice:
Sii sempre fedele a te stessa. Da che deve seguire, come la notte al giorno, che non potrai essere sleale con nessuno
Tu quanto ti senti fedele a te stessa in questo frammento del tuo percorso professionale e personale?
Oggi ti lascio con questo spunto e augurio.
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Alessandra dice
Ciao, complimenti per la scelta coraggiosa. Rimarrai a Londra o tornerai in Italia?
Arli dice
Ciao Alessandra, ti ringrazio tanto. Trascorrerò più tempo in Italia, ma la base rimarrà comunque Londra. Arli.
Simona dice
Ciao Arli,
Il tuo percorso fatto fino ad ora è sicuramente ricco di traguardi, ma ciò che sarà fonte di ispirazione è tutto quello che avverrà da oggi in poi.
Ti ho conosciuta quando cercavi la tua strada tra i libri e le biografie delle grandi donne… e chissà forse un giorno leggerò la tua.
Sei nata per scrivere e quando lo fai sei coinvolgente, ironica, rispettosa e trainante.
Sei nata per questo!!!
Non guardarti mai indietro perché il futuro è degli audaci!
Arli dice
Simo… non so come ringraziarti di queste parole. Beh speriamo presto di persona 🙂